IL NUOVO PROFETA

Si svegliò presto, quel giorno, destato dalle grida dei bambini che giocavano in riva al lago di Ezechiel.
Tu sei il Cappellino, chiese uno di quei bambini
Si, chi lo chiede? domandò allora il saggio
Non so, Io....... penso, rispose il bambino, e corse via
Fu proprio in quel momento che il Profeta capì che doveva fare qualcosa per l'umanità, curare la sua innata mancanza di ideali, la sua ignoranza dell'Altissimo. Si alzò, gettò per terra la sua sacca da viaggio e si incamminò.
Raggiunse le immense praterie del Sagadriel e ivi colse due giovini, intenti a picchiare selvaggiamente una giovine donna
Cosa fate, gli domandò il Viaggiatore
Fatti i cazzi tuoi sennò dopo ce n'è pure per te, hippie del cazzo, gli rispose uno di loro
Voi verrete con me e tramuterete la vostra violenza in Viulenza, erano Fabio il dittatore e Marco il Ds.
Insieme percorsero le pianure irrigate dal fiume Tackmundo e entro sera arrivarono al villaggio di Eufamiel, dove, in una locanda, furono avvicinati da Claudia, la meretrice dei popoli.
Vattene, zoccola! gli urlò contro il Ds
No, No, ella è solo confusa, disse il Profeta, verrà con noi e troverà la strada!
Si, maestro, risposero allora i tre discepoli.
Arrivando agli altipiani di Emmauth raccolsero rose e bacche per cibarsi, fino a quando non videro una colonna dorica, con in cima un uomo magro e peloso.
Era Valo l'asceta stilita.
Mamma mia com'è brutto, disse il Ds
Taci, stolto! Brutto è chi brutto fa, disse il Profeta, ei verrà con noi, per trovare la bellezza dell'amicizia
Come sei saggio maestro, dissero allora i quattro discepoli.
Camminarono per giorni attraverso le paludi di Zatamiel e le foreste di Creofonte quando, durante una battuta di caccia in una popolazione indigena, videro un uomo, solo che sfuggiva ad un'orda inferocita, brandente croci e mazze. Era Davide il Bestemmiatore, reo contro tutte le divinità, anche inventate.
Esso ha solo bisogno di una guida, e lo abbracciò.
Furono giorni terribili, con chilometri sotto il sole e durante violenti temporali; in una locanda incontrarono Luca il Baro, durante una torneo di Tresette, e Buzzico il Pavido giullare del luogo.
Entrambi videro la Luce nei suoi occhi e decisero di seguirlo.
Infine arrivati alla piana di Gasgamel e superate le colline di Termosifon aiutarono un povero pescatore, solo nella sua solitudine.
Qual'è il tuo nome, gli chiesero
Mimmo, rispose, e non ho amici
Ora ne hai, gli disse il profeta, toccandogli la fronte.
Maestro, ora cosa faremo? gli domandò il Fabio
Cammineremo fino a quando i piedi non ci faranno male e fino a quando la nostra Speranza non sarà Eterna, fino a quando non arriveremo a toccare almeno un barlume della gloria di Moggi, l'Eterno.
E così fu, per i secoli, nei secoli.

L'ultima immagine nota del Profeta